Chi è l’investigatore privato e cosa fa? Nel mondo dei cartoni animati, sin da bambini, abbiamo imparato ad amare l’ispettore Gadget o il Detective Conan. Nel mondo dei gialli, sono numerosi gli investigatori che devono la loro fama a romanzi e racconti di autori brillanti come Arthur Conan Doyle e Agatha Christie. Capolavori della letteratura che sono diventati grandi classici, così dai libri sono approdati al cinema. Tra i personaggi che hanno suscitato maggiore interesse troviamo: Sherlock Holmes, Hercule Poirot, Miss Marple, Maigret, James Bond, Montalbano.

Al di là della finzione, in realtà, chi è e cosa fa l’investigatore privato? In quali casi è possibile rivolgersi a questo professionista? Spesso, l’investigatore privato viene ingaggiato da un coniuge per indagare sulla presunta infedeltà dell’altro, dai datori di lavoro per verificare la commissione di illeciti da parte dei propri dipendenti (pensa ai casi di concorrenza sleale, spionaggio industriale, abuso dei permessi 104) o dagli avvocati per raccogliere delle prove che potranno risultare utili nel processo in cui sono coinvolti i loro assistiti.

Se desideri che qualcuno svolga per te delle indagini e vuoi capire come conferire l’incarico ad un professionista e comprendere che valore hanno le prove da lui raccolte, prosegui nella lettura di questo articolo.

Investigatore privato: chi è?

L’investigatore privato è un professionista, dotato di un’apposita licenza rilasciata dalla prefettura territorialmente competente, che svolge un’attività di investigazione o di ricerca per conto di privati e aziende.

L’investigatore privato può lavorare in forma autonoma, ed essere titolare di un istituto di investigazioni, oppure svolgere la sua attività come dipendente all’interno di un’agenzia di investigazione.

La figura dell’investigatore privato è sempre stata circondata da un’aura di mistero, probabilmente per le descrizioni che ci hanno proposto gli autori dei più famosi bestseller, per le scene che abbiamo visto sul grande schermo e/o per l’alone di segretezza che avvolge le attività espletate da questo professionista. Un professionista che lavora nell’ombra, che effettua pedinamenti e riesce a carpire con foto, video e sopralluoghi le azioni che il soggetto, che rientra nel suo mirino, compie indisturbato pensando di non essere visto da occhi indiscreti e di poter agire senza destare alcun sospetto.

Può trattarsi di un marito o di una moglie che incontra l’amante o di un lavoratore che dichiara di essere in malattia e, invece, è andato in vacanza in una località marittima. O, ancora, può trattarsi del dipendente che sostiene di assistere un parente disabile usufruendo dei permessi della Legge 104 e, invece, impiega gran parte del tempo allo svolgimento di commissioni personali (ad esempio, un aperitivo con gli amici o una gita fuori porta) dedicando solo un momento marginale della giornata al portatore di handicap.

Investigatore privato: cosa può fare e cosa non può fare

Accade con molta frequenza che un marito/una moglie o un datore di lavoro, a fronte di alcuni sospetti, conferiscano l’incarico ad un investigatore privato affinché possa svolgere delle indagini e documentare con foto, riprese e registrazioni audio ciò che vede con i suoi occhi e ciò che viene detto in sua presenza.

L’investigatore privato può:

  • effettuare pedinamenti e sopralluoghi (in tal caso, è necessario il consenso del titolare del posto);
  • scattare foto e girare riprese soltanto in luoghi pubblici o aperti al pubblico;
  • registrare le conversazioni che avvengono in sua presenza;
  • monitorare gli spostamenti di un’autovettura avvalendosi delle nuove tecnologie di localizzazione (Gps satellitare);
  • avvalersi di collaboratori;
  • raccogliere alcune informazioni relative alla salute e alla vita sessuale, nel rispetto di precise garanzie a tutela della riservatezza delle persone, come stabilito dal Garante per la protezione dei dati personali.

Ovviamente, durante il suo mandato, l’investigatore privato non può infrangere la legge; di conseguenza, non è legittimato:

  • ad accedere in luoghi privati senza permesso;
  • a realizzare riprese nella privata dimora senza consenso;
  • ad intercettare telefonate;
  • accedere a conto corrente personale o ad altri dati coperti dalla privacy.

Le indagini per privati e aziende

L’investigatore può svolgere indagini per i privati cittadini e per le aziende.

Per i privati cittadini, l’investigatore può:

  • effettuare pedinamenti;
  • fare investigazioni sull’infedeltà coniugale;
  • fare investigazioni per l’affidamento di un minore;
  • fare investigazioni difensive come previsto dalla legge 397/2000;
  • controllare i giovani.

Per le aziende, l’investigatore può svolgere:

  • indagini sull’assenteismo, sullo spionaggio industriale, sulla concorrenza sleale;
  • indagini patrimoniali;
  • bonifiche aziendali per individuare eventuali violazioni della privacy.

Investigatore privato: le prove raccolte valgono nel processo?

Le prove raccolte dall’investigatore privato durante le sue indagini possono essere utilizzate come mezzi di prova all’interno di un processo civile o penale, a condizione che l’acquisizione sia avvenuta nel rispetto della legge. C’è una precisazione da fare. Mentre nel processo penale ogni prova raccolta illecitamente è inutilizzabile, nel processo civile il giudice può valutare l’attendibilità delle prove raccolte violando i diritti altrui o la legge.

Nel caso in cui le prove raccolte dall’investigatore privato siano ritenute insufficienti o vengano contestate dalla controparte, il detective può essere chiamato a deporre come testimone per avvalorare le prove portate in giudizio.

Fonte: https://www.laleggepertutti.it/